La mia vita Art Decò

Ciao a tutti familiari e amici in ascolto!

Il sottoscritto vi pensa e vi scrive ancora da Napier, dove vive e lavora ormai da quasi un mese. Napier, ovvero, la capitale mondiale dell’Art Decò. Breve pippone storico: Napier fu distrutta completamente da un terremoto nel 1930 e fu ricostruita completamente in stile Art Decò.

Scusate l’assenza ma ultimamente non sto usando troppo internet. Non tanto perché nella citta dell’Art Decò non ci sia internet, non tanto per ragioni economiche, ma piuttosto direi per ragioni fisico/mentali.

Anche quando alle cinque stacco dal lavoro, me ne torno diretto all’ostello. Non tanto perche non mi interessi l’Art Decò, ma piuttosto per ragioni fisico/mentali 

Dai su Sandro non tenerci sulle spine!! Che lavoro fai?

Ebbene il Sandro è cameriere al Cafè Rosso, Cafe ristorantre al centro di Napier.

Cameriere con lunghe, lunghissime direi, prospettive di carriera. Lunghissime perché? Perche il mio lavoro consiste nel:

allestire al mattino e smontare alla sera il caffè; fare il cameriere (portare e riportare migliaia di piatti ai/dai tavoli); lavapiatti di punta; motivatore della cucina; motivatore personale del padrone; corteggiatore della cugina della padrona (nonche collega assai non male); aiuto cuoco del mio amichetto chef Lorenzo (gran cuoco e compagno di stanza); elemento di intrattenimento ricreativo per la clientela (spesso la padrona mi chiede di uscire e fare il coglione); babysitter personale per la figlia di una cliente abituale a cui piace giocare a nascondino nelle ore di punta. E tanto tanto altro che mi succhia energie fisico/mentali appunto

Insomma da quando sono arrivato io sono tutti felici e contenti e soprattutto non fanno piu un emerito c++++. Scherzo. L’ambiente è veramente sereno e familiare e ci vogliamo tutti bene, e anche i soldi sono molti rispetto alla miseria che mi circonda qui in ostello.

In effetti la regione Hawkes Bay, ovvero questa regione, era stata spacciata per un paradiso stagionale per i viaggiatori in nuova zelanda. Ovvero lavori a raffica. Ma sarà il tempo, sarà il numero eccessivo di viaggiatori arrivati qui nella terra promessa, purtroppo moltissime persone non lavorano, molti hanno dovuto aspettare parecchie settimane prima di potare qualche asparago per 2 ore al giorno,  altri se ne sono andati dopo settimane di attesa.

Quindi anche se manco di energie fisico/mentali a fine giornata non mi lamento.

Come dicevo, vivo in un ostello carino. Si è creato un gruppetto e ci si sta bene. Il resto è pieno zeppo di inglesi, che ridono sempre, e carne giovane tedesca. I tedeschi sono ovunque qui in Nuova Zelanda. E soprattutto giovani tedeschi/e. Troppo giovani. Sono tra i piu vecchi qui ..... ma sto cercando soluzioni alternative.

In stanza vivo con il collega Lorenzo, altre due ragazzi e il grande Martin.

Martin ha 24 anni, infermiere per studi, enormemente appassionato di trekking estremo,  enormemente grande (alto quasi 2 metri, muscoli ovunque gli ho visto fare 30 flessioni in pochissimi secondi, dopo una corsa di 2 ore), e soprattutto enormemente gentile con tutti. La cosiddetta gentilezza estrema.

Una volta Martin mi ha offerto la cioccolata, non ne volevo. Al primo rifiuto Martin mi ha letteralmente lanciato meta tavoletta addosso intimandomi di mangiarla.

Una volta mi ero fatto una bruciaturina al lavoro e Martin mi ha prestato chili di crema e metri di garza durante un ciclo settimanale di check up medici gratuiti di mezz ora in stanza.

Comunque Martin è un amico.

Una volta, per scherzare (della serie ti taglio la mano), Martin mi ha mostrato un coltello e un accetta, custoditi nel suo zaino in camera, da far impallidire Rambo.

Da quel giorno Marrtin è il mo migliore amico e mangio 2 barrette di cioccolata tutti i giorni.

Adesso vi saluto, Martin ha portato la cioccolata al limone che gli piace tanto. Mmmm non vedo l’ora di mangiarla.

Vi do un abbraccione forte e vi lascio con una domanda che ancora non ho capito.

Cosa c++++ è l’Art deco?