martedì 4 gennaio 2011

Quotidianità, ma che si scrive cosi?


Ciao a tutti!!!
Questo post è riservato ai più affezionati alla persona, perche sarò triste e pesantone.
Colto da un forte senso di malinconia, tipo quando 14 anni, l’estate sta finendo e piano piano vedi tutte le persone ritornare alla loro vita.
Ma non preoccupatevi perché sarò breve

Qui nella Hawkes Bay, la prima parte della stagione estiva è finita. Gli alberi di mele sono stati sfoltiti e i mirtilli raccolti. Natale è passato. Un Natale senza babbo natale, neve e cartelloni nelle strade, ma con un caldo bestiale, tanta allegria, alcool e soddisfazione per essersi sudati i soldi guadagnati.
Sono stati 2 e mezzo mesi intensi qui a Napier, ma ora è tempo di cambiare e la gente prosegue il proprio viaggio.

Nell’ostello da che eravamo tantissimi, in due giorni siamo rimasti quattro gatti. E tutti i superstiti si sentono spaesati e tristi. Come potete immaginare, i saluti sono stati lunghi, pure troppo, e pieni di emozioni. Anche con gente con cui avevo parlato pochissimo. 
Vivere in un ostello è come vivere in una grande casa su una nuvola con 70 persone. Condividi la tua vita con i tuoi più stretti, ma anche con tante altre persone. Persone  con cui magari giochi solo a pallone o ti ci fai una risata o una birra la sera. Tanti gruppi che formano un unico gruppo.  

E ci si abitua a cose o situazioni che non penseresti mai.
Aprire il frigo la mattina e ritrovarsi la tua roba dispersa in una montagna di cibo vecchio, litri di latte e birre; la lotta per trovare una padella pulita e un fornello libero la sera quando tutti sono stanchi e affamati dopo il lavoro; la coda alle docce; le serate intorno al tavolo o ai divanetti tra varie musiche provenienti da varie chitarre. Ci si affeziona anche a questo.

Routine e situazioni di ogni giorno che man mano formano la tua quotidianità.
Breve pippone sulla quotidianità. Crearsi una quotidianità, per alcuni sociologi, è diventato un istinto fondamentale nella società attuale. Stabilità in un mondo di crisi e Berlusconi merdosi vari.

E ai sociologi posso dire che qui, conducendo una vita semplice, la quotidianità si crea senza accorgersene molto velocemente, e quando si interrompe lascia una sensazione di vuoto e malinconia.
Proprio come quando hai 14 anni e vai al mare per 2 mesi.
Anche ai più accaniti e esperti viaggiatori. Figuratevi per il viaggiatore meno viaggiatore del mondo. Tristezza alla via col vento anche quando Arben (19 anni, tedesco, notevole passione per le magliette panna e per il silenzio assoluto, 3 parole scambiate a Natale ) se ne è andato.

E dopo che anche il silenzio mistico di Arben se né andato, pure per il sottoscritto è tempo di muoversi a sud. Vedere questa magica, a quanto dicono, South Island.  Un breve viaggio e poi destinazione Nelson per la raccolta delle mele. Tutto questo se riesco a sopravvivere a tutta questa malinconia. Ma non credo. 

Ai pochi che sono ancora svegli, grazie per la resistenza. Siete grandi.
Abbraccio e ci risentiamo presto.




13 commenti:

Anonimo ha detto...

VALE DICE: buon viaggio verso sud ALE!!nuove avventure ti aspettano!!
ps: cavolo scrivi da paura...fico!!
un abbraccio

mamma ha detto...

lo so mi ripeto ... ma non ne posso fare a meno... sei bellissimo amore mio!!!
un bacio
mamma

tubulidae ha detto...

Bellissimo post alessa....... sempre che ti affezioni a tutti.. sei un grande. Ma na cosa te la devo di....l'ultima foto sembra scattata a Oxford con Tutti sti ragazzoni con il sorriso e distesi sull'erba :)

Anonimo ha detto...

sandrino ma come vai via???proprio ora che stavo arrivando io !!!!!!comunque io sarò in nuova zelanda dal 6 al 16 febbraio magari se mi dai un recapito magari ci riusciamo anche ad incontrare!sarebbe bello e strano vederci li!!!
saretta

Anonimo ha detto...

Ciccio ammazza ammazza ammazza ammazza ammazza ammazza ammazza ammazza ammazza li sabini perchè noi semo romani e loro so burini...

Anonimo ha detto...

ho sbagliato la canzone dice "ammazza ammazza ammazza, ammazza li sabini, perchè semo romani e loro so burini... e finisce più o meno "i marcantoni e gli scipioni, ce l'avemo già nel sangue, ce l'avemo nei coioni..."
http://www.youtube.com/watch?v=9g0xW0aIu3s

Anonimo ha detto...

@saretta:

a bella io per quel periodo sarò a nelson. ma te stai ancora in italia??

se si mettiti in cotatto con la mia famiglia che semmai mi porti delle cose, tipo libri etc

Anonimo ha detto...

Sto pensando che quando sarà cacciato Berlusconi non solo gli lancerò tante anzi tantissime uova marce e maleodoranti come fu fatto a Craxi, ma anche gli tirerò tanti tanti ma tanti calci al culo come ha fatto Totti a quell'altro stronzo di Balotelli !

firmato "anonimo aderente al movimento Berlusconi non è il mio presidente!"

Anonimo ha detto...

Sandrinoooooooooo... ti domanderai chi è questo???
Sono quel coglione biondo dell'uni...
Sono Mariuccio..
Finalmente ho trovato il blog...
Non ti rompo con mille frasi..
ti dico solo che sei un grande..
che ti invidio per la forza e il coraggio..e che qui a Roma ci sarò sempre..ti voglio bene

Anonimo ha detto...

E cmq tua madrea ha ragione... sei bellissimo...

sempre mariuccio

Gabriele ha detto...

Ciao Bellissimo!!!sono un paio di settimane che visito il blog...leggendo all'indietro...che bello leggere quello che scrivi!

ma quando ci inviti dall'altra parte del mondo a trovarti?? me la farei volentieri una spaghettata in terra straniera come a valenzia!!!

Continua a scrivere...ci manchi!

Gnocchetto tuo!

Anonimo ha detto...

@mariuccio:
amore bello de casa. tu sei bello mica io.

spero che stai bene e con la mujer procede tutto
tvttb
fammi sapere ciao.

@gnocco: gnocchetto ddella cassas
come stai? bella mangiata a valenzia eh? anche se nostre compagnie forse erano un po ... mmmmm =D

abbraccio forte

Anonimo ha detto...

Sandrino sono Mariuccio. La mia mujer non c'è piu ormai da giugno dell'anno passato. Quindi qui si viva alla giornata. Na botta de qua na botta de la si va avanti alla grande.

Non sai che bello leggere e vedere i video che pubblichi; è come se un pochetto li viva anche io da questa poltrona.

Ti voglio troppo bene!