Ciao a tutti parenti e amici giovani e non. Lo so lo so che non vi devo far aspettare cosi a lungo ma è stato un periodo di cambiamenti (capito mamma??!! ma questo non vuol dire che mi hanno rapito gli indigeni o che non mangio bene capito??!!). Scusate lettori che non mi avete partorito.
Allora sono partito da Napier, tra tanti abbracci e baci di cari amici, e dopo un viaggio di un giorno e mezzo pieno sono arrivato a Motueka, vicino alla ben più nota Nelson, situata nella regione Golden Bay (nel nord dell’isola sud).
Il viaggio è stato un gran bel bucio di viaggio. Macchina, traghetto e due bus con coincidenze delle peggiori tipo minimo 8 ore ogni volta. Questo però mi ha permesso di visitare i posti in cui mi fermavo e di farmene una idea. Ma si la classica idea superficiale.
Breve parentesi sulla attitudine a farsi idee superficiali.
Ci sono persone che, molto spesso o quasi sempre, si fanno delle idee cosi a prima vista. Con luoghi, cose o persone, specialmente con le persone, loro si basano molto sulle prime impressioni. Positive o negative.
È come un attimo di preveggenza sull’evolversi della tua vita con l’oggetto luogo o persona in questione. E’ come percepirne l’odore.
E in effetti molto spesso chi si fa troppe idee superficiali oltre a venir inspiegabilmente spacciato spesso per persona superficiale ha anche un naso inspiegabilmente grande.
È un nome che non ti inspira (a chi può inspirare la bieta?) o che può attrarre (tipo lo vuoi provare un Long Island?); è quella persona che ha la faccia da stronzo; è una città che ti piace vedendola da lontano ancora dalla macchina.
Ed è questo che mi è capitato quando siamo arrivati a Wellington. La capitale della NZ. La seconda città dopo Auckland per grandezza, ma a differenza di quest’ ultima, Wellington è una città accogliente e calorosa. Tanti cafè e pub alla Budapest, gente colorata che gira per le strade. Ma colori caldi e veri non le lucine colorate dei palazzoni di Auckland. Giardini e parchi immersi nel cuore della città. Si respira più cultura rispetto alla grigia, caotica e vuota Auckland.
Insomma Wellington mi ha dato proprio un bella impressione e mi è davvero dispiaciuto vederla per poco.
A notte inoltrata ho preso il traghetto e alle 6 di mattina sono arrivato nella South Island. Esattamente a Piction. Cioè senti che nome. L’impressione è che la natura nella South Island è totalmente diversa. Montagne che si affacciano sul mare e fanno da cornice a piccole cittadine. Come Piction. Una piccolissima città con un buonissimo odore e la gente che sembra serena.
Da li i 2 bus mi hanno portato a Motueka dove mi sono reincontrato con degli amici.
Ora inizierà la terza fase di questo viaggio. Dopo il viaggio con il mio giappo-amico Koji, dopo la lunga era Napier, ora inizia l’era Motueka.
Motueka…. che cazzo di nome.
Abbraccio a tutti
5 commenti:
Amore mio che bello leggerti!!!
Divertiti e buona era Motueka!
Un bacio grande grandeeeeeee
mamma
VALE DICE: finalmente hai aggiornato il blog!! :D
quanto ci piace!!!!!
aspettiamo notizie su Motueka...!!!
un abbraccio Vale
mi hanno rigato di nuovo lo sportello della macchina li mortacci loro
Ciao sandrino, ho appena letto del terremoto a Christchurch..
dacci conferma che va tutto bene...
un abbraccio,
Stefano
Stafanuzzo beddo mio. non vi preoccupate che io sto a parecchi kilometri da li.
vi voglio bene e grazie.
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